REGIONE LOMBARDIA: contributo a fondo perduto per Nuove Imprese

REGIONE LOMBARDIA: contributo a fondo perduto per Nuove Imprese
Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo, per favorire la ripresa e il rilancio dell’economia lombarda duramente colpita dalla pandemia COVID- 19, promuovono “Nuova impresa”, una misura finalizzata a sostenere l’avvio di nuove imprese del commercio (inclusi i pubblici esercizi), terziario, manifatturiero e artigiani dei medesimi settori e l’autoimprenditorialità, quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.

I criteri della misura sono stati approvati con Delibera di Giunta n. 5090 del 26 luglio 2021.

Beneficiari
Possono accedere le MPMI (secondo la definizione di cui all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014 del 17 giugno 2014) del commercio (inclusi i pubblici esercizi), terziario, manifatturiero e artigiani dei medesimi settori che aprono una nuova attività – sede legale e operativa – in Lombardia dopo il 26 luglio 2021, data di approvazione della delibera 5090.

Per nuova attività si intende un nuovo soggetto giuridico come risultante dall’attribuzione del codice fiscale / Partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate e non derivante da trasformazione di impresa esistente. Non si considera nuova impresa l’attivazione di una nuova sede operativa sul territorio Lombardo da parte di imprese già esistenti.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili esclusivamente le seguenti tipologie di spesa per l’avvio della nuova impresa:

a) onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa (al netto di tasse, imposte,

diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente);

b) onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa, nei seguenti ambiti:

marketing e comunicazione; 2. logistica; 3. produzione; 4. personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa; 5. contrattualistica; 6. contabilità e fiscalità;
c) acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi, anche finalizzati alla sicurezza, incluse le spese per il montaggio/trasporto/manodopera e le relative opere murarie strettamente collegate. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all’attività svolta;

d) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 50% della spesa totale di progetto;

e) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari);

f) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità e relative spese per consulenze specialistiche;

g) canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;

h) sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell’attività) e strumenti di comunicazione e promozione (es. messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari, etc);

i) spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura massima del 7% delle spese di cui ai precedenti punti (da a a h).

Le spese presentate devono essere pariteticamente suddivise tra spese di natura corrente [lettere a), b), f), g), h), i)] e spese di natura capitale [lettere c), d), e)] stante che il contributo regionale è fino al 50% delle spese ammissibili suddiviso pariteticamente tra corrente e capitale, nei limiti delle disponibilità finanziarie delle risorse in corrente e in capitale. In caso di esaurimento delle risorse di natura capitale o corrente saranno riconosciute solo le spese ammissibili relative alla tipologia di risorse ancora disponibili.

Si precisa che tutte le spese ammissibili devono:

essere sostenute e quietanziate successivamente al 26 luglio 2021 (data di approvazione dei criteri del Bando con D.G.R. del 26 luglio 2021, n. XI/5090);
essere sostenute e quietanzate entro la data di presentazione della domanda;
essere comprovate da fatture interamente quietanzate, o documentazione fiscalmente equivalente, emesse dal fornitore dei beni/servizi (ad eccezione delle “spese generali” della voce i));
essere comprovate da documentazione bancaria o postale, comprensiva di estratto conto, attestante il pagamento per intero del titolo di spesa esclusivamente da parte del soggetto beneficiario.
Entità e forma dell’agevolazione

€ 4.000.000,00 di risorse di Regione Lombardia.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, che dovrà essere pari ad almeno € 5.000 euro, e comunque nel limite massimo di € 10.000 per impresa.

Scadenza

Le domande di partecipazione devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, tramite il sito webtelemaco.infocamere.it dalle ore 14.30 del 1 dicembre 2021 fino alle ore 12.00 del 20 dicembre 2021.

Articolo a cura di Sercam Advisory

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