Bando Comunità Educanti
Con il presente bando ‘Con i Bambini’ si propone di identificare, riconoscere e valorizzare le comunità educanti che, in modo accessibile e aperto, prevedano l’attivazione e la partecipazione di tutti gli attori territoriali nei processi educativi e, in particolare, il pieno coinvolgimento dei bambini e delle bambine, delle ragazze e dei ragazzi, delle famiglie, pensando a ognuno di loro non più solo come destinatario dei servizi, ma anche come protagonista e attore delle iniziative programmate e attivate.

Il bando ha l’obiettivo di favorire la costruzione e il potenziamento di “comunità educanti” efficaci e sostenibili nel tempo, che siano in grado di costituire l’infrastrutturazione educativa del territorio di riferimento e di offrire risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni educativi dei minori.

Comunità educanti: i soggetti beneficiari
Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione del bando, deve possedere i seguenti requisiti:

a) essere un ente cui si applicano le disposizioni contenute nel Codice del terzo settore «Sono enti del Terzo settore le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi»;
b) essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata;
c) non avere mai svolto attività in contrasto con le finalità del Fondo;
d) aver presentato una sola proposta in risposta al presente bando. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili;
e) non essere presente in altre proposte in qualità di partner nel presente bando;
f) avere la sede legale e/o operativa nella regione di intervento.

Le proposte devono essere presentate da partnership costituite da almeno tre soggetti che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione e nella realizzazione della proposta. Ogni partnership individua un soggetto (“soggetto responsabile”), che coordinerà i rapporti della partnership con l’impresa sociale Con i Bambini, anche in termini di rendicontazione.

Tipologia di interventi ammissibili
La presente iniziativa concentra l’attenzione non sui progetti, ma sui processi di creazione e potenziamento di presidi di comunità educante, sostenendo il sistema di relazioni e di collaborazioni tra le diverse componenti e gli attori della comunità, includendovi le esperienze avviate o sviluppate grazie anche a precedenti contributi approvati da Con i Bambini (in questo caso sarà importante dimostrare il valore aggiunto della nuova proposta progettuale che verrà presentata, sia in termini di ampliamento della comunità educante, sia in termini di rafforzamento e consolidamento degli strumenti messi in campo dalla rete, sia in termini di diffusione di strumenti e pratiche già sperimentate).

Sarà possibile, pertanto, richiedere contributi per la “costruzione” o il rafforzamento di una comunità educante in un contesto territoriale definito, che riesca a individuare e valorizzare processi virtuosi già in atto nel territorio di riferimento, per quanto ancora non pienamente strutturati. L’iniziativa sosterrà partnership ampie e competenti tra i soggetti attivi sul territorio che presentino programmi di creazione e mantenimento nel tempo di una comunità educante in grado di presidiare in maniera stabile i processi educativi del contesto in cui esse intendono operare.

Si sottolinea l’opportunità che venga definito chiaramente il territorio di riferimento della comunità educante, tenendo conto dell’esigenza di un pieno e non generico coinvolgimento degli attori locali. Il ruolo degli attori locali presuppone infatti la diretta conoscenza delle problematiche e dei bisogni della comunità, con particolare riferimento alla situazione dei giovani. Sarà inoltre possibile prevedere, a titolo esemplificativo, non esaustivo e non in ordine di importanza, ma in coerenza con gli obiettivi sopra definiti:

i. momenti di formazione che aiutino gli operatori formali, ma anche quelli informali8 , a sviluppare consapevolezza e conoscenza sulla potenzialità educativa della propria professionalità e forniscano strumenti di gestione di relazioni conflittuali e di mediazione sociale;

ii. campagne di informazione e sensibilizzazione, eventi/dibattito sui territori e gruppi di valutazione territoriale per far sì che la Comunità educante diventi un presidio di sensibilizzazione e animazione sociale, e, a sua volta, riesca a coinvolgere attivamente minori e famiglie;

iii. attività di co-progettazione e/o co-progettate con minori e famiglie, che li coinvolgano non solo come destinatari dei servizi, ma come protagonisti e attori attivi delle iniziative programmate e attivate;

iv. protocolli e tavoli di lavoro per coordinare e programmare il lavoro comune con le istituzioni pubbliche (enti di rappresentanza, comuni, servizi socio-sanitari, ecc.);

v. la realizzazione dei patti educativi di comunità, ovvero di alleanze formalizzate tra istituzioni scolastiche e istituzioni del territorio per favorire la presa in carico di minori che versano in condizioni di fragilità, accentuata in questa fase anche dall’emergenza sanitaria in corso;

vi. collegamenti (trasversali) con ‘altre’ comunità educanti (di altri territori), per sviluppare attività di scambio e confronto, gemellaggio, federazione (alleanza diffusa su temi o obiettivi specifici), tutoraggio, ecc.

Entità e forma dell’agevolazione
Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di euro 20.000.000,00.

Scadenza
Le proposte devono essere presentate entro, e non oltre, le ore 13:00 del 30 aprile 2021.

Articolo a cura di Sercam Advisory pubblicato su  Key4biz 

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