‘Comincio da Zero’, bando da 30 milioni di euro per la prima infanzia

‘Comincio da Zero’, bando da 30 milioni di euro per la prima infanzia

Il bando ‘Comincio da Zero’ ha l’obiettivo di ridurre i divari nei servizi educativi e di cura per la prima infanzia con interventi focalizzati nelle aree del Paese in cui si riscontra maggiore carenza degli stessi, ampliandone e potenziandone l’offerta attraverso l’adozione di soluzioni innovative e integrate e la sperimentazione di nuovi modelli di welfare di comunità.

I soggetti beneficiari, alla data di pubblicazione del bando, devono possedere i seguenti requisiti:
a) essere un ente cui si applicano le disposizioni contenute nel Codice del terzo settore;
b) essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata;
c) non avere mai svolto attività in contrasto con le finalità del Fondo;
d) aver presentato un solo progetto in risposta al presente bando. Nel caso di presentazione di più progetti da parte di uno stesso soggetto responsabile, questi verranno tutti considerati inammissibili;
e) non essere presente in altri progetti in qualità di partner nel presente bando;
f) avere la sede legale e/o operativa nella regione di intervento;
g) non avere più di un progetto, in qualità di soggetto responsabile, finanziato da Con i Bambini e ancora in corso.

I progetti devono essere presentati da partnership costituite da almeno tre soggetti (“soggetti della partnership”), che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione e nella realizzazione del progetto. Ogni partnership individua un soggetto (“soggetto responsabile”), che coordinerà i rapporti della partnership con l’impresa sociale Con i Bambini, anche in termini di rendicontazione.

La partnership deve possedere i seguenti requisiti:
a) deve essere presente almeno un altro ente di terzo settore;
b) gli altri soggetti della partnership (ulteriori rispetto al soggetto responsabile e a quello di cui al punto a del presente elenco) possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore e della scuola, anche a quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese;
c) la partecipazione di enti for profit in qualità di soggetti della partnership non dovrà essere finalizzata alla ricerca del profitto, ma all’apporto di competenze e risorse per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità locale;
d) nessun partner, con la sola eccezione delle università e dei centri di ricerca, delle amministrazioni locali (compresi i nidi e le scuole d’infanzia a gestione comunale diretta) e delle scuole del sistema nazionale di istruzione, potrà partecipare a più di un progetto, pena l’esclusione di tutti i progetti in cui esso è presente.

I progetti potranno avere una dimensione:
– regionale (con un plafond complessivo dedicato pari a 22 milioni di euro): in tal caso tutto l’intervento dovrà essere localizzato in un’unica regione;
– oppure interregionale (con un plafond complessivo pari a 8 milioni di euro): in tal caso dovranno prevedere interventi in almeno una regione localizzata in ciascuna delle tre aree geografiche previste dal bando.

Le proposte presentate dovranno prevedere interventi volti ad incrementare e qualificare le possibilità di accesso e fruibilità dei servizi di cura ed educazione dei bambini nella fascia di età 0-6 anni e delle loro famiglie, attivandone nuovi o potenziando quelli esistenti, attraverso un’offerta educativa di qualità e soluzioni innovative e flessibili, prevalentemente in contesti territoriali in cui si registra una minore presenza o una carente e non efficace fruizione degli stessi, in particolare da parte delle famiglie più fragili. Considerando la buona capacità di offerta raggiunta nella fascia 3-6, il focus dovrà essere dedicato alla fascia 0-3 anni, anche attraverso la sperimentazione di poli integrati per l’infanzia 0-6. Considerando la buona capacità di offerta raggiunta nella fascia 3-6, il focus dovrà essere dedicato alla fascia 0-3 anni, anche attraverso la sperimentazione di poli integrati per l’infanzia 0-6.

Sarà importante sviluppare iniziative che prevedano l’integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia, adottando un approccio multidimensionale (servizi educativi, sanitari, sociali, culturali, legali, ecc.) capace di rispondere in modo flessibile e integrato ai diversi bisogni dei bambini e delle famiglie, ampliare l’offerta e superare la frammentazione, nell’ottica di una presa in carico globale e di welfare comunitario. Le iniziative dovranno, inoltre, prevedere azioni di sostegno e potenziamento della genitorialità, della maternità e della conciliazione famiglia – lavoro, e azioni di rafforzamento delle relazioni, del ruolo, delle competenze e delle professionalità di tutti gli attori della “comunità educante” coinvolti nel processo educativo.

Le iniziative potranno, inoltre, prevedere ulteriori elementi chiave quali:
– il sostegno al benessere dei bambini, tramite l’acquisizione di competenze di base, comportamentali e di cittadinanza (ad esempio l’educazione e la promozione di un utilizzo sano delle nuove tecnologie, l’interculturalità, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, ecc.);
– lo sviluppo di meccanismi di empowerment/protagonismo/coinvolgimento attivo dei genitori e delle famiglie nelle offerte di cura ed educazione per la prima infanzia;
– l’attivazione di offerte complementari/integrative ai servizi educativi (es. spazi genitori/bambini, spazi multiservizi, outdoor education, servizi pre e post scuola, ecc.) e di servizi di prossimità all’interno dei quartieri/territori (es. servizi domiciliari, mutuo-aiuto tra famiglie, ecc.), anche nell’ambito dei patti di comunità.

Il bando ‘Comincio da Zero’ mette a disposizione un ammontare complessivo di 30 milioni di euro, in funzione della qualità dei progetti ricevuti, così ripartiti:

Nord: Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto: 11.670.000 euro.
Centro: Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria: 5.280.000 euro.
Sud e isole: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia: 13.050.000 euro.

I beneficiari devono richiedere un contributo compreso:
i. nel caso di progetti regionali, tra 250 mila e 1 milione di euro,
ii. nel caso di progetti interregionali, tra 0,5 e 1,5 milioni di euro;
e devono garantire una quota di cofinanziamento monetario pari ad almeno:
i. nel caso di progetti regionali, il 10%,
ii. nel caso di progetti interregionali, il 15% del costo totale.

Sarà possibile presentare domanda fino alle ore 13.00 del 4 dicembre 2020.

Per restare aggiornato su notizie e approfondimenti di Finanza Agevolata, Bandi pubblici e molto altro iscriviti ai miei canali podcast.

Marco Ginanneschi Spotify
‘Custodiamo il Turismo in Puglia’, aiuti economici alle PMI per il Turismo Fondo perduto fino al 100% per gli Organismi di ricerca della Regione Lazio
Your Comment

Leave a Reply Now

Your email address will not be published. Required fields are marked *