Tra le minacce più insidiose alla salute dei mari e al sistema naturale ed economico che da essi dipende c’è senz’altro l’overfishing: una pressione eccessiva sugli stock ittici disponibili, che non fanno a tempo a ripopolarsi. L’eccessiva diffusione di pratiche di pesca intensiva o industriale riguarda almeno il 33% delle specie ittiche, secondo la FAO.
La salute degli habitat oceanici è messa in pericolo anche dalla plastica: il 95% è sui fondali mentre solo il restante 5% galleggia in superficie. Si calcola tuttavia che nel 2050 negli oceani ci saranno, in peso, più rifiuti plastici che pesci.
Nelle ultime programmazioni, con gli strumenti del FEAMP, si è cercato di non incentivare più la semplice attività della pesca, che non deve diventare bracconaggio, quanto piuttosto un sistema di incentivazione turistica delle bellezze naturali con corsi di pesca sportiva, pesca da sub e comunque con tutti gli strumenti di compatibilità ambientale per una pesca sostenibile.
I pescatori potranno diventare le nuove sentinelle di difesa dei mari e degli oceani, ricchezze che abbiamo avuto in dono fin dalla nascita del genere umano.
In allegato i dettagli del bando dalla Regione Lazio.
Your Comment
Leave a Reply Now