Il 2 novembre in Sicilia si celebra la “Festa dei Morti” dedicata ai bambini che ricevono i doni e dolci dai cari estinti, sostituendo di fatto la festa del 6 gennaio che il resto dei bambini d’Italia attende.
Una tradizione così radicata nella cultura siciliana merita di essere ricordata e valorizzata non solo come ricordo di un’usanza tramandata dai nonni, ma soprattutto come un’originale occasione per divulgare un evento di interesse turistico.
Partendo dallo spunto dell’approfondimento della misura agevolativa (in allegato) per il sostegno alla cultura, riusciamo a focalizzare l’importanza dello studio delle “radici” della nostra terra che saranno capaci di dotarci delle “ali”, per spiccare il volo attraverso il rilancio delle attività economiche locali, con la riqualificazione dei siti di interesse culturale, storico, naturalistico, tecnologico; mete sempre più originali dei viaggiatori in cerca del fascino di una storytelling.
La storia di oggi è comunque la commemorazione dei nostri cari defunti e come ha scritto S. Agostino: “Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo”.
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