La memoria storica è destinata a non invecchiare e a nutrirsi nel presente dalle profonde radici del passato. La storia non è una materia statica, ma un continuo confronto ragionato sulle motivazioni che hanno formato la società moderna, in questi ultimi anni, troppo spesso miope sia guardando il futuro, sia il passato. Per questo non possiamo oltremodo meravigliarci se riaffiorano alcuni slogan ad effetto propagandistico che fanno parte di un pensiero che credevamo ormai morto e sepolto da una civiltà in crescita. Non bisogna arrendersi, l’unico mezzo per combattere l’ignoranza è la diffusione della cultura (con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione), lo sviluppo della capacità critica dal confronto con realtà diverse, l’educazione al rispetto verso gli altri, la costruzione di una coscienza consapevole alle conseguenze che possono nascere domani dalle scelte che stiamo facendo oggi.
In questa ottica si colloca l’attenzione rivolta alla valorizzazione dei musei e del patrimonio storico, che le moderne tecnologie riescono a rendere sempre più dinamico e fruibile soprattutto per le nuove generazioni che hanno un approccio diverso allo studio. La storia non è materia da ricercare tra i libri impolverati in biblioteca, ma la proiezione di una realtà non affatto virtuale.
Lo scopo della misura agevolativa allegata è destinata alle aziende storiche che vogliono far riscoprire le proprie origini, e soprattutto far rivivere al cliente di oggi le esperienze sensoriali di un passato più vicino di quello che immaginiamo, dalla colazione della mattina (quando ricordiamo il sapore dei nostri biscotti preferiti), al momento di vestirci (sembra ancora di sentire l’odore di pulito del grembiule di scuola appena lavato e stirato da mamma), a quando usciamo di casa (la sensazione privilegiata di salire sull’auto di papà quando ci accompagnava a scuola).
Questo è il ricordo del nostro sano passato, oggi siamo noi ad avere la grande responsabilità di lasciar traccia di un presente che sarà giudicato in futuro dai nostri figli.
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