Soggetti beneficiari
Aziende target (le 3 caratteristiche devono coesistere):
imprese che hanno avviato un confronto presso la struttura per la crisi d’impresa del Ministero dello sviluppo economico
imprese in difficoltà economico finanziaria:
a. ai sensi degli orientamenti comunitari
oppure
b. con flussi di cassa prospettici inadeguati a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate:
imprese che soddisfano almeno una delle seguenti condizioni:
a. titolari di marchi storici di interesse nazionale
b. società di capitali con numero di dipendenti superiore a 250 (dato consolidato comprensivo dei lavoratori a termine, degli apprendisti e dei lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo parziale, impiegati in unità locali dislocate sul territorio nazionale)
c. detengono beni e rapporti di rilevanza strategica per l’interesse nazionale, indipendentemente dal numero degli occupati.
Tipologia di interventi ammissibili
Il Fondo finanzia programmi di ristrutturazione finalizzati alla salvaguardia dei livelli occupazionali e alla prosecuzione dell’attività d’impresa.
Principali obiettivi del Fondo Salvaguardia Imprese:
sostenere la continuità e lo sviluppo dell’attività d’impresa;
ridurre gli impatti occupazionali connessi alla situazione di crisi economico-finanziaria;
attivare capitali privati/pubblici a sostegno dell’attuazione dei piani di ristrutturazione delle imprese in difficoltà;
instaurare una partnership tra la proprietà/management ed INVITALIA finalizzata alla creazione di valore per tutti gli azionisti, con un piano di ristrutturazione condiviso
Entità e forma dell’agevolazione
La dotazione finanziaria è di euro 300.000.000,00.
Invitalia, con le risorse del Fondo, effettua investimenti diretti nel capitale di rischio alle seguenti condizioni:
la partecipazione diretta acquisita (Equity) deve essere di minoranza;
l’intervento complessivo per singola operazione non può superare l’ammontare di 10 milioni di euro;
l’operazione di investimento è effettuata unitamente e contestualmente a:
investitori privati indipendenti che apportano almeno il 30% delle risorse previste (nel caso di operazioni a favore di imprese in difficoltà non ai sensi degli orientamenti comunitari);
all’impresa proponente che garantisce un contributo proprio pari ad almeno il 25% per le piccole imprese, 40% medie imprese e 50% grandi imprese (nel caso di operazioni a favore di imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari)
Exit a 5 anni con condizioni di uscita definite già nell’operazione di investimento.
INVITALIA in aggiunta o in alternativa all’acquisizione della partecipazione può realizzare investimenti in quasi equity.
L’impresa proponente che beneficia dell’intervento nel capitale di rischio può richiedere anche l’erogazione di un contributo a fondo perduto per il mantenimento di una percentuale non inferiore al 70% dei posti di lavoro.
Scadenza
La domanda di accesso al Fondo può essere presentata a decorrere dalle ore 12:00 del 2 febbraio fino ad esaurimento delle risorse.
Articolo a cura di Sercam Advisory pubblicato su Key4biz
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