“Tempus fugit”, non possiamo arrestare la velocità della tecnologia nel travolgente cambiamento delle
abitudini, stili di vita, relazioni sociali.
L’accelerazione delle innovazioni crescono esponenzialmente negli anni e l’attenzione della politica economica deve tener conto sia delle opportunità di sviluppo, sia delle ricadute sociali: difficoltà delle generazioni non più giovani a ricollocarsi nel nuovo mercato del lavoro, la diminuzione delle attività “labour intensive” che possono generale un numero sempre più esiguo di addetti nelle attività tradizionali, i nuovi meccanismi commerciali e distributivi con gli acquisti on-line, le difficoltà dei rapporti umani mediati sempre più frequentemente dalla tecnologia con l’uso delle chat, l’eccessiva riduzione delle attività manuali autonome per l’uso crescente dell’intelligenza artificiale.
Non abbiamo una risposta immediata a tutti questi interrogativi, tuttavia gli sforzi attuali sono quelli di dirigersi verso una crescita responsabile, ed in tal senso la politica di incentivazione della Regione Lazio per i contributi allo sviluppo tecnologico delle PMI segue questa logica (nella misura allegata tutti i dettagli operativi).
L’irresistibile fascino della novità ha da sempre giocato un ruolo psicologicamente importante e come dice Antonello Venditti in notte prima degli esami “… forse cambiati, certo un po’ diversi, ma con la voglia ancora di cambiare…”
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