La misura applica quanto prevede il comma 2, dell’articolo 8, del decreto numero 17 del 2022, cosiddetto “Energia”. Maggiori vantaggi sono riservati alle imprese che presenteranno domanda di garanzia tra il 1° aprile e il 30 giugno 2022.
Adesione al Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese agricole
La misura prevista dal decreto legge “Energia” permette alle piccole e medie imprese del settore dell’agricoltura di ottenere le garanzie dello Stato. È necessario che le PMI si trovino nella situazione di comprovata esigenza di liquidità. Inoltre, l’intervento di garanzia tra il 1° aprile e il 30 giugno prossimi sarà del tutto gratuito. L’obiettivo è quello di sostenere le imprese agricole dall’aumento generalizzato dei costi, in primo luogo di quelli energetici. Per le imprese del settore dell’acquacoltura e della pesca, la richiesta di ammissione al Fondo centrale di garanzia potrà avvenire a decorrere dalla data che verrà comunicata con successiva circolare.
Come presentare la domanda per l’ammissione al Fondo Centrale di Garanzia
Per la presentazione delle domande di ammissione al Fondo centrale di garanzia, le imprese agricole dovranno servirsi degli appositi moduli presenti sul portale online. Sul sito del Fondo Centrale di Garanzia, infatti, è presente la versione del nuovo Allegato 4, da compilarsi per le richieste che arriveranno a partire dal prossimo 16 marzo.
Sull’Allegato 4, inoltre, si possono inserire le seguenti indicazioni:
- selezionare il regime di esenzione nel settore agricolo, della pesca o dell’acquacoltura;
- è possibile effettuare la dichiarazione per l’accesso gratuito al Fondo centrale di garanzia secondo quanto dispone il comma 2, dell’articolo 8 del decreto legge numero 17 del 2022.
Aumento dei massimali di contributi e di aiuti a favore delle imprese
La Commissione Europea ha rivisto in aumento le nuove soglie di aiuti di Stato da destinare alle imprese. Per l’agricoltura, i massimali applicati sono riportati di seguito:
225 mila euro (rispetto ai 100 mila euro precedenti) per le aziende che operano nella produzione di prodotti agricoli;
270 mila euro (rispetto ai 120 mila euro precedenti) per le aziende che operano nei settori dell’acquacoltura e della pesca;
otto milioni di euro per le aziende che operano in tutti gli altri settori produttivi.
Gli aumenti dei massimali nel settore dell’agricoltura permettono, alle imprese agricole, di poter ottenere finanziamenti fino a sei anni con garanzie fino a 5 milioni di euro.
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