Henri Pirenne, storico belga del Medioevo scrive “…gli antenati dei mercanti sono i poveri, vale a dire la gente senza terra, gente di ventura che fa affidamento soltanto su di sé e che niente spaventa. È anche gente ricca di cultura e di risorse, che ha viaggiato, che conosce lingue
e usanze diverse, e che la povertà rende intraprendente”.
Sembra di leggere la storia di tanti “bottegai” italiani fautori del Made in Italy e dell’eccellenza italiana nel mondo.
Lo scritto di Pirenne risale agli inizi del ‘900, ma sembra definire il piccolo e medio imprenditore italiano di oggi con vocazione all’internazionalizzazione della sua azienda. Sintetizzando, le tre caratteristiche di questo particolare tipo umano e soggetto economico sono: nulla lo spaventa, è ricco di cultura, il bisogno e le difficoltà lo rendono intraprendente, che vengono tradotte in cultura, coraggio ed innovazione, ingredienti che hanno contribuito a rendere l’economia italiana tra le più importanti del mondo.
Per cultura si intende la ricchezza intellettuale che è propria dell’impresa, quel sapere che è intrinseco alla capacità manifatturiera, un sapere da recuperare e da rivalorizzare.
Per coraggio imprenditoriale basta pensare alle enormi difficoltà che abbiamo per gli ostacoli della burocrazia, le inefficienze infrastrutturali, un fisco molto complicato e aggressivo, elementi che confermano molto spesso la ragione del successo degli imprenditori italiani all’estero, che trovano delle condizioni di sviluppo migliori rispetto al mercato interno, ormai fortemente contratto.
L’innovazione è, infine, il vero segreto di questa “gente di ventura” perché, pur in un mondo in cui il trading on line sembra farla da padrone, le fiere restano il luogo privilegiato in cui il vero scambio commerciale è la “garanzia di durata” costituita dagli scambi di cultura, di innovazione e di capacità di fare impresa.
Non c’è algoritmo che possa sostituire il rapporto che si costituisce tra due persone. La fiera ha questo in più di qualsiasi comunicazione o transazione sulla rete, non è solo esposizione di mercanzie ma è un vero e proprio evento dove si realizzano incontri.
La fiera non ospita solo merci, ospita uomini.
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