Durante la notte di Halloween vediamo in strada i ragazzi in maschera, le signore truccate da streghe con costumi dallo stile orrido e divertente nello stesso tempo, i bambini felici nel fare scherzetti innocenti, le nonne che aspettano dietro la porta con le caramelle pronte.
Sembra tutto un grande spettacolo, forse uno dei tanti esempi per capire che in fondo l’arte della recitazione è vecchia quanto l’uomo. Ancor prima del mondo classico e del teatro greco, occorre risalire agli antichi riti tribali con canti, balli e costumi, sicuramente diversi dalle attuali esibizioni che a livello maniacale avvengono postando in maniera compulsiva i video o le cosiddette “storie” sui social, che ci hanno reso vuoti protagonisti di noi stessi e schiavi allo stesso tempo di una tecnologia che controlla in ogni momento le nostre conversazioni, i nostri spostamenti, le nostre abitudini, grazie a qualche algoritmo (che ai miei tempi era solo un incomprensibile esercizio matematico).
Fare spettacolo è diverso dal “dare spettacolo”, quindi occorre anche fare distinzione e chiarezza nel diffondere la cultura dell’arte cinematografica e teatrale evitando gli sterili e vuoti protagonismi del triste popolo dei “selfisti”.
Il bando della Regione Lazio (in allegato tutte le specifiche) fornisce un importante aiuto a tutte le associazioni culturali che si occupano di attività audiovisiva.
“Il cinema è la scrittura moderna il cui inchiostro è la luce” (Jean Cocteau).
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