La Regione Umbria, definita cuore verde d’Italia, mai come in questi giorni sta accendendo le passioni nel dibattito politico sui nuovi segnali delle prospettive di governo che si intravedono all’orizzonte.
In realtà la politica non dovrebbe essere un fenomeno di appartenenza partitocratica, simile al tifo da stadio, ma una riflessione ponderata sulle strategie migliori per uscire dalla crisi economica, per il rilancio dell’occupazione, per attenuare le disuguaglianze sociali, per garantire una migliore assistenza sanitaria, per investire nella scuola e nella formazione, per potenziare la ricerca scientifica, per adottare una politica estera equilibrata che ci consenta di riprendere il ruolo di centralità nelle mediazioni sulle problematiche mondiali.
Proprio alzando lo sguardo ad un panorama più esteso di opportunità concrete a livello internazionale, si colloca il bando della Regione Umbria per la promozione dell’export (approfondimento in allegato) dedicato alle PMI che si affacciano al mercato globale, senza tralasciare l’orgoglio regionale della provenienza dei prodotti e delle lavorazioni che costituiscono il vero valore aggiunto di qualità che non ha paura di confronti rispetto ai tentativi di imitazione dei mercati orientali.
“La qualità non è mai casuale; è sempre il risultato di uno sforzo intelligente.” (John Ruskin)
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