Matera capitale europea della cultura 2019 ha coniato il motto “open future” riuscendo a dosare magistralmente le radici di una storia fatta di sacrifici, povertà, tradizioni sane di un popolo onesto e lavoratore con lo sguardo proiettato ad un futuro di valorizzazione del territorio attraverso il turismo e il rilancio culturale, iniziato nel 2003 con il fenomeno mediatico del film “The Passion” di Mel Gibson.
Non è quindi un caso che lo stesso anno iniziano per la prima volta in alcune regioni le politiche di sostegno finanziario con le “Film Commission” che vanno ad incentivare la produzione cinematografica quale principale strumento di rilancio del territorio.
Indubbiamente abbiamo assistito a fenomeni di “pellegrinaggio per effetto televisivo” come Poppi e Bibbiena (due piccoli centri in provincia di Arezzo) resi noti per il film “il Ciclone” o come Castellabbate, esilio felice di Bisio protagonista dello spassoso film “Benvenuti al Sud”.
Anche la Regione Lazio, sulla base di questi successi, ha lanciato il bando per la premiazione della città della cultura, che magari può mettere in costruttiva competizione i piccoli paesi, stimolando a considerare lo sviluppo culturale come elemento essenziale della crescita economica e della coesione sociale della propria comunità, a valorizzare le tradizioni e le bellezze naturali paesaggistiche, a promuovere lo sviluppo di imprenditoria nel settore storico e creativo, ad incrementare i servizi rivolti ai turisti, a favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana dei territori e a promuovere una progettazione integrata con la pianificazione strategica.
Viene in mente un celebre aforisma di Eugenio Montale “Essere sempre tra i primi e sapere, ecco ciò che conta.”
Maggiori informazioni in allegato.
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