La scommessa sui migliori risultati del prossimo futuro, negli investimenti effettuati oggi, non riguarderà il campo delle raffinate tecnologie per gli innovativi sistemi di automazione, quanto piuttosto la capacità di approvvigionamento e il consapevole riutilizzo delle risorse naturali in disponibilità limitate. L’acqua per esempio sarà il vero “oro liquido” dei prossimi anni per problemi legati all’aumento in fase esponenziale della popolazione mondiale, alla progressiva desertificazione della terra, agli effetti del riscaldamento globale.
Sono attualmente allo studio sistemi di desalinizzazione e potabilizzazione a basso costo dell’acqua salata, la depurazione completa e il riutilizzo delle acque di scarico, oltre a moderni sistemi di risparmio nel consumo idrico.
La chiave vincente sarà l’evoluzione in generale delle capacità di ripristinare le condizioni ottimali di produzione nell’efficienza dell’uso dei fattori produttivi, quali l’energia e l’acqua, generando una “green circolar economy” con una virtuosa gestione dei rifiuti che dovranno essere considerati come l’anello finale di congiunzione per la conclusione e la successiva ripartenza del ciclo economico, sia attraverso il riutilizzo dei materiali recuperati dalla raccolta differenziata, sia dallo sfruttamento dell’energia derivante dal trattamento della residua frazione organica.
La Regione Lombardia in maniera lungimirante ha attivato una attenta politica di incentivazione (attraverso il bando FABER in allegato), per la produzione nel rispetto della sostenibilità ambientale, a favore delle micro e piccole aziende del territorio.
Una saggia riflessione è contenuta nella lettera (in occasione del sinodo in ottobre 2018) di Papa Francesco ai giovani: “non abbiate paura di scelte audaci per costruire un mondo migliore”.
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