Per rilanciare l’economia è indispensabile far ripartire il lavoro, attraverso degli incentivi che possano stimolare valide alternative nei percorsi di creazione di nuove occasioni per l’occupazione dei giovani.
La Regione Marche dedica, a tal proposito, una apposita misura di finanziamento a fondo perduto per aiutare, nella fase di start-up, la nascita di iniziative di impresa.
L’evidente fallimento delle politiche di sostegno del reddito, frutto di un eccessivo assistenzialismo, ha causato la contrazione dell’offerta di lavoro autonomo che, per sua natura, presenta delle incertezze, ma il rischio più alto nel mondo del lavoro è l’aumento del tempo di inoccupazione che automaticamente genera sfiducia e soprattutto impreparazione ai rapidi cambiamenti nei processi di sviluppo all’interno delle aziende di produzione e servizi.
Secondo un antichissimo proverbio cinese “se un uomo ha fame, non dargli il pesce, insegnagli a pescare” che in parallelo, estremizzando e semplificando, potremmo tradurre “ad un disoccupato, non dargli il reddito, insegnagli un lavoro”.
Ancor di più, per tutti questi motivi, abbiamo il dovere di sostenere i giovani, concedendo la possibilità di creare l’ambiente ideale per esperienze lavorative diverse, trainate dall’entusiasmo nelle innovazioni, non solo tecnologiche ma soprattutto culturali, nel saper fare impresa.
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