Le regioni del nord, tradizionalmente considerate la “Locomotiva d’Italia”, in questi ultimi anni, hanno avuto un rallentamento produttivo, tanto che la Regione Lombardia, sempre attenta nella fase di analisi dei fenomeni economici, corre ai ripari con una intelligente politica di sviluppo, dedicata al rafforzamento delle PMI nei mercati esteri, proprio in considerazione degli effetti del “mondo globale”.
Il saldo positivo della bilancia commerciale, consente alla nostra economia di resistere per effetto dell’aumento dell’export, unico elemento che genera ossigeno, in grado di compensare il calo della domanda interna dei consumi dovuta alla crisi economica.
La strada naturale, ma non la più semplice, dell’internazionalizzazione è paragonabile alla teoria darwiniana, in questo caso di “sopravvivenza economica dell’azienda”, che riesce ad adattarsi ai rapidi cambiamenti dell’ambiente di mercato, oltre all’evoluzione del mondo tecnologico in cui viviamo.
L’imprenditoria del nostro Paese, eroicamente abituata a lottare quotidianamente con problemi di carattere legale, amministrativo, fiscale, burocratico, non teme confronti con altre realtà, considerando i numerosi casi di successo di iniziative all’estero da parte dei nostri connazionali.
Come diceva Sergio Marchionne “l’Italia è un Paese che deve imparare a volersi bene”.
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